La Malattia

La Malattia

I principali sintomi dell’endometriosi sono il dolore pelvi­co, caratterizzato a sua volta da dismenorrea (associata o meno ad ipermenorrea), dispaurenia, dischezia e disuria, e l’infertilità.
Nel 20%-25% dei casi l’endometriosi è, tuttavia, asintoma­tica e la diagnosi posta come riscontro incidentale durante un intervento chirurgico eseguito per altre indicazioni.

Lo stadio della malattia non sempre correla in modo con­sistente con la frequenza e la severità dei sintomi. Piccole lesioni possono produrre dolori notevoli, al contrario lesioni estese possono dare minimi segni della loro presenza.
Il dolore inizia solitamente prima delle mestruazioni, cresce gradualmente con l’inizio del flusso e tende a decrescere con l’esaurirsi dello stesso, ma può essere anche cronico e debilitante; può associarsi a dolore lombare e sciatalgia. Raramente ha caratteristiche crampiformi. Circa il 20% delle pazienti presenta dolori pelvici di grado variabile che posso­no comparire in qualsiasi momento del ciclo. L’ispessimento nodulare dei legamenti utero-sacrali e l’interessamento, più o meno diffuso, del peritoneo pelvico e del cavo del Dou­glas, determinano una fissità degli organi intrapelvici. I mo­vimenti del collo uterino durante l’attività sessuale in tal caso possono provocare intenso dolore (dispareunia profonda) al punto tale da rendere impossibile la completezza del rapporto e da minarne comunque la qualità.

In corrispondenza del periodo mestruale altri sintomi pos­sibili sono disuria ed ematuria, possono manifestarsi dolo­ri nei punti ureterali per fenomeni compressivi e, se sono presenti lesioni francamente ostruttive, si può giungere fino alla franca idronefrosi. In caso di localizzazioni intestinali il sanguinamento è raro, perché la lesione infiltra la parete in­testinale dall’esterno all’interno e la mucosa non è quasi mai interessata, mentre frequenti sono i fenomeni disfunziona­li, come diarrea e stipsi, da lesioni occlusive e stenotiche. La defecazione può essere particolarmente dolorosa (dischezia) in caso di presenza di lesioni endometriosiche della parte più caudale del retto e del setto retto-vaginale.
Accanto alla sintomatologia algica tipica dell’endometriosi deve essere considerato un altro aspetto fondamentale di questa patologia, ovvero la correlazione con l’infertilità.

Il preciso meccanismo fisiopatologico alla base di questa associazione è in parte sconosciuto, anche se probabil­mente sono in gioco diversi fattori. Quando si tratta della forma più grave ed estesa della malattia, la ragione della sterilità potrebbe essere spiegata dalla presenza di tena­ci aderenze che coinvolgono le fimbrie tubariche, il cavo di Douglas e le ovaie, compromettendo i normali rapporti anatomici, e anche se spesso la pervietà tubarica è conser­vata, sono gravemente compromessi i fenomeni di rilascio, captazione e trasporto dell’ovocita. Una diminuzione della fertilità è stata messa in evidenza, però, anche in casi di endometriosi lieve o moderata. Le cause vanno ricercate in un'alterata secrezione di prostaglandine, con un’alterazio­ne del microambiente peritoneale tale da alterare l'intera­zione ovocita-spermatozoo, ed in anomalie della recettività endometriale.